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Testo del messaggio
Da:  info48
A: 04.02.2010 11:46
Argomento: distribuzione agroalimentari

Buongiorno a tutti, giorni fa ho incontrato il presidente di un GAS
consumatori ( 200 circa), che mi riferiva delle differenze
(spropositate) di prezzo tra prodotti normali e biologici presso i
negozi specializzati del bio. Conveniva anche nel fatto che la cultura
del bio non è molto radicata per la difficoltà di approvvigionamenti
dalle aziende piccole o a conduzione familiare( a favore delle grandi
multinazionali) e delle disponibilità delle altre varietà, e che
potrebbero abbattere i prezzi . Infine la mancanza di un responsabile
all'interno del GAS che si occupi di raccogliere ordini e distribuire i
prodotti agli associati. D'accordo con quest'ultimo (presidente del
GAS) si vorrebbe partire con un progetto pilota: raccogliere i prezzi
alla fonte di tutte le produzioni, formare un paniere di prodotti
standard( di consumo giornaliero)confrontarle e consegnare
settimanalmente presso la sede stessa del gas. Per il trasporto
accordarsi con un corriere nazionale. Dopo quanto esposto da tutti si
rende necessario incontrarsi fisicamente in qualche location per
discutere il da farsi.
I miei recapiti:
LA MURGIA DI FEDERICO II SRL
70031 ANDRIA (BT)
CELL 3939902924
[email protected]
http://www.lamurgia.it





----Messaggio originale----
Da: [email protected]
Data: 1-feb-
2010 18.02
A: "Rete GAS Produttori"<[email protected]>
Ogg:
Re: [ReteGAS Produttori] distribuzione agroalimentari


Cari colleghi
produttori alimentari, non c'è tempo da perdere. Se si vuole promuovere
la vendita delle nostre specialità tutti devono fare un pò di strada.
Innanzitutto rispondo subito alla nostra amica Marzia Bernardini che ha
sollevato il problema del km "0", alla quale amichevolmente rispondo
che in un mondo così globalizzato e concorrenziale per la vendita dei
prodotti italiani di qualità il problema a mio avviso, non sussiste.
Quindi si può fare una rete nazionale di spacci o punti vendita locali
nei quali si venderanno oltre alle proprie produzioni anche altri
generi alimentari tipici o artigianali di qualità prodotti nel
territorio nazionale.
Questo sistema si baserà su uno scambio merci
come si faceva una volta tra vari produttori locali con i dovuti
documenti e conguagli economici necessari.
Chiaramente poi ognuno
offrirà questa gamma di prodotti a tutti i clienti sia singoli che
associati (gruppi G.a.s.) facendo i prezzi e gli sconti che riterrà più
opportuni.
Chi vuole operare con questo sistema deve bandire dalle Sue
produzioni la chimica e applicare tecnologie di produzione e
trasformazione dolci. Per tutti noi qualità alimentare deve
corrispondere a salubrità e genuinità. Chi ha voglia di iniziare questo
percorso si attivi o proponga altre idee.
Livio, Forno del Benessere

--
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